domenica 27 settembre 2009

L'asino

L'origine dell'asino domestico è ancora molto incerta. sembra che derivi dalla specie selvatica africana. Il suo addomesticamento avvenne in tempi lontanissimi, quasi certamente nell'Africa orientale. Certo questi animali, miti resistentissimi alla fatica, vennero notati dall'uomo e ridotti in prigionia, addomesticati e abituati al lavoro. Da essi discendono tutyte le specie e sottospecie di asini domestici che sai trovano quasi in ogni parte del mondo, soprattutto nelle zone calde e aride. Si calcola che nel mondo vivono circa 435 milioni di asini domestici, distribuiti specialemente in Cina, in Etiopia, nel Messico, in Spagna e in Italia. Alcune delle razze più rinomate sono quelle dei Poitou che si trovano in Francia, della Catalogna in Spagna. In Italia sono famose quelle di Martina Franca in provincia di Taranto, e la caratteristica razza sarda. Gli asini sardi sono alti circa 80 cm; nonostante ciò sono infaticabili lavoratori sia nel lavoro di soma che in quello di traino. Per di più si accontentano di scarsissime quantità di cobo. Fra tutti gli asini sono quelli che mangiano di meno. Spesso vengono impiegati per muovere piccoli mulini. In alcune zone capita di vedere il paziente asinello, che con gli occhi bendati fa girare la macina.


Asino Selvatico Africano: Misura 120 cm di altezza. Vive in un ambiante molto arido e caldo, povero quindi di vegetazione. Come unica arma contro i feroci carnivori, ha un udito finissimo con cui può ascoltare a distanza l'avvicinarsi di ogni animale. Vive solamente nell'Africa orientale con gruppi di pochi individui.




Asino Onagro: Misura un metro di altezza. Ha un aspetto molto elegante. Gli onagri vivono in piccoli branchi guidati da un maschio; essi si spostano di continuo alla ricerca di cibo. vivono in quasi tutti i paesi dell'Asia centrale e meridionale.




Asino Emione: Misura 115 centimetri di altezza. Il suo nome vuo dire mezzo asino; infatti assomiglia per metà ad un asino e per l'altra metà ad un cavallo. Gli emioni sono diffusi nelle zone montuose della Cina, della Siberia meridionale e della Mongolia.




Asino Kiang: Misura 130 centimetri di altezza. Contrariamente a tutte le specie di asini, i kiang sopportano bene il freddo. Vivono nelle zone montuose dell'Asia centrale, anche oltre i 5000 metri.

sabato 26 settembre 2009

I papagalli e le loro specie

I pappagalli sono originari della zona intertropicale; allevati e addomesticati in tutti i tempi in Cina e in India, furono di qui portati in Europa in seguito all'invasione dell'Asia da parte di Alessandro Magno. Il maggior numero di specie si trova nell'America meridionale, nell'Oceania e nell'Africa. Il loro ambiente naturale è la foresta, dove vivono in coppie o in branchi numerosi. Generalemente non sono buoni volatori, ma si arrampicano agilmente sui tronchi e sui rami, servendosi, oltre che delle zampe a tenaglia, anche del robusto becco, usato a guisa di uncino. Si cibano di frutta, semi, gemme e possono arrecare gravissimi danni nelle zone coltivate.

Ecco alcune specie più comuni di papagalli:


Cacatua di Leadbeater: Questa specie la troviamo in Oceania, i Cacatua comprendono numerosi specie dai colori differenti, aventi alcune caratteristiche comuni. Dal grido che emettono, "ca-ca-tuà, ca-ca-tuà", deriva il loro nome. Caratteristica particolare di questi papagalli è il ciuffo di penne che portano adagiato lungo la linea centrale del capo. Quando il cacatua è irritato o disturbato, alza il suo ciuffo, che mostra sempre in smaglianti colori.




Papagallino Ondulato:E' il papagallo più noto ed è originario dell'Australia. Il nome che deriva dalle linee trasversali ondulate, di colre scuro, che porta lungo il dorso e sul capo. Il papagallino ondulato è un uccello intelligente e affettuoso, facile all'addomesticamento. Attraverso selezioni, si sono ottenute varietà dalle più diverse alle più belle sfumature di colore.




Tricoglosso delle Molucche: Il nome scientifico Tricolglossus, dato a questo papagallo, deriva dal greco e significa "lingua pelosa". La sua lingua, infatti, termina a pennello. L'uccello la introduce nei fiori, estrendone il polline e il nettare, di cui si nutre. Le numerse specie di tricoglossi vengono chiamate anche "lori" o "lorichetti".




Nestore Meridionale: Ha l'aspetto di un uccello rapace ed è l'unico papagallo che si cibi di carne. Frequenta i macelli per divorare gli avanzi e, spesso,assale le pecore sventrandole. E' diffuso nella Nuova Zelanda.




Papagallo cenerino: E' orginario dell'Africa, è il papagallo che riesce a imitare la parola umana più abilmente di tutti gli altri.




Papagallo l'Inseparabile
: E' questo un nome appropriato per questa specie di piccoli papagalli che, uniti in coppia, diventano inseparabili e se divisi muoiono entro breve tempo.




Papagallo Ara Ararauna: Le are sono grandi papagalli vivacemente colorati; hanno la coda molto lunga e le guance sguarnite di penne. Uccelli intelligenti, se presi da piccoli si addomesticano facilmente.




Papagallo dell'Amazzonia: I papagalli del genere Amazzonia sono i più intensamente colorati. Essi sono allegri, affettuosi, curiosissimi di ogni cosa e dotati di un forte imitativo.

giovedì 24 settembre 2009

L'ornitorinco e le sue caratteristiche

L'ornitorinco vive vicino ai corsi d'acqua del sud- est dell'Australia e della Tasmania. Durante il giorno se ne sta quasi sempre rinchiuso in fondo alla lunga tana che si scava sulla riva del fiume. Di amttina presto e verso il tramonto esce dal suo nascondiglio e nuota nell'acqua dove cerca il suo nutrimento. L'ornitorinco è un animale timidissimo e pauroso; se sente rumori sospetti si rintana nel suo rifugio, o se si trova in acqua, si tuffa per cinque o più minuti. La sua pelliccia mordbidissima e pregiata, è stata causa di caccia accanita che ha grandemente ridotto il numero di questi animali; ora infatti è proibito cacciarli.

I Caratteri dell'Orintorinco

Il corpo - E' estremamente appiattito; raggiunge una lunghezza totale di circa 50 - 60 centimetri.
Il muso Ricorda, per la sua forma il becco di un'anitra. Solo guardando un ornitorinco imbalsamato, si ha l'impressione che esso abbia una specie di becco corneo; Il realtà il becco non è altro che la parte terminale del muso priva di peli, molle e molto sensibile. La forma a spatola della bocca serve all'animale per frugare nel fango degli stagni e dei fiumi dove cerca il suo nutrimento: insetti, vermi ecc.
Gli occhi Sono piccoli e provvisti di una terza palpebra o membrana nittitante.
La bocca E' priva di denti: solo i piccoli nascono con molari di latte che dopo l'allattamento cadono.
Le orecchie Sono prive di padiglione. Le aperture auricolari possono essere aperte o chiuse a volontà dell'animale.
Le narici Sono due piccole aperture ovali.
Zampe Anteriori Sono munite di dita unghiate e unite tra loro da una membrana che è più lunga delle dita stesse.
Zampe posteriori Sono munite di lunghe dita unghiate saldate da una breve membrana. Nei maschi si trova sul calcagno uno sperone lungo alcuni centimetri. Esso presenta una cavità attraverso cui l'animale schizza del veleno.
La coda E' larga e piatta, simile a quella dei castori. Serv all'animale come timone di profondità durante le immersioni ed emersioni.
Cloaca E' l'orifizio in cui sboccano tanto l'apparato urinario come l'intestino.
Uova I monotremi sono gli unici mammiferi ovipari. Ogni anno la femmina depone due uova aventi forma sferica, di due centimetri di diametro. Queste uova hanno una membrana biancastra e molle che è simile ha quella delle uova dei rettili. Dopo due settimane di cova, dalle uova nascono i piccoli che vengono allattati.

mercoledì 23 settembre 2009

Il bosco e i suoi animali

Ogni animale sulla Terra ama vivere o meglio ha necessità di vivere, in un dato ambiente: e questo è facilmente comprensibile. Ogni animale cerca il luogo in cui può facilmente procurarsi il cibo, sfuggire ai nemici e trovare il clima a lui più adatto. Così per esempio, i castori vivono sulle rive dei fiumi per potersi costruire una sicura tana sott'acqua mentre i timidissimi scoiattoli stanno preferibilmente sugli alberi per sfuggure ai loro nemici. Per lo stesso motivo un certo numero di animali, vive nei boschi; soprattutto nei boschi delle zone tmperate vivono animali di piccola taglia e generalemente di natura timorosa. Il bosco, oltre che il nutrimento, offre anche mille nascondigli a tante timide creature che vivrebbero ben poco se non trovassero il modo di scomparire al momento opportuno!!!!!

Per tutti questi animali, quindi il bosco è come dicono gli studiosi "il loro habitat" cioè l'ambiente in cui si svolge interamente la loro vita. Nel bosco vivono animali appartenenti a tutte le cinque classi di vertebrat: mammiferi, generalmente di piccola taglia: il più grande è la volpe, se si escludono l'orso bruno e il lupo, che vivono solo in alcune zone di foresta; uccelli di svariate specie: picchio, cinciallegra, usignolo, luì ecc; rettili non velenosi, fra cui ramarri. Dei serpenti ci sono alcuni colubri non velenosi; anfibi rappresentati soprattutto dalla rana e dalla salamandra; pesci, naturalmente di acqua dolce che si trovano nei ruscelletti. Oltre ai vertebrati, naturalemente si trovano moltissime specie di insetti: anzi, se essi nelle regioni aperte, esposte a tutte le intemperi, sono in numero grandissimo, nei boschi riparati hanno addirittura il loro regno. Ecco alcuni vertebrati dei nostri boschi.


Il Ghiro: Corre e si arrampica agilemente sugli alberi. All'avvicinarsi della cattiva stagione si barrica nell'interno di un albero cavo e cade in letargo.



La Faina: E' simile alla martora, ed è una predatrice assai feroce.



La Donnola: E' col toporagno la belva del bosco. E' anch'essa una predatrice assai sanguinosa.



Il Colubro: Uno dei molti tipi di serpenti che vivono in Italia, fa spaventare spesso coloro che lo vedono strisciare tra i cespugli, nei boschi: ma il colubro comune o "biacco" e il colubro saettone, pur essendo grossi e lunghi anche più di 150 centrimetri sono innocui.



Il Tasso: E' abbastanza comune nei nostri boschi, specialemtente di collina, ma è dificilissimo scorgerlo, perchè vive di solito nella sua tana profonda e molto ben costruita.



Il Toporagno: Nonostante sia un insettivoro, è l'animale più feroce che esista. Benchè lungo al massimo 10 centimtri, compresa la coda, esso uccide tutti i piccoli animali che incontra, attacca animali più grandi di lui e può mangiare ogni giorno una quantità di cibo corrispondente al proprio peso.

La Martora: Agile e snella, vive di solito sugli alberi, assalendo e uccidendo piccoli mammiferi e uccelli. E' piuttosto rara per la caccia spietata a cui viene sottoposta.



La Marmotta: Si trova nei boschi di montagna solo all'avvicinarsi dell'inverno. Durante l'estate vive oltre i duemila metri e al giungere della cattiva stagione scende nei boschi e si scava una complicata tana in cui cade in un formidabile, proverbiale letargo.



La Volpe: E' il più grosso mammifero abituale ad abitare nei boschi perlomeno durante mezza giornata!!!! Infatti essa di notte va a caccia nei campi e durante le ore del giorno torna a rintanarsi nel folto del bosco.




Il Ramarro: E' uno dei pochi rettili che vivono nei nostri boschi. E' simile alla lucertola, ma molto più grande e ha un bel colore verde vivo. Si nutre di vermi e di insetti, è innocuo e pacifico.




Il Picchio: E' Molto diffuso nei boschi. Talvolta lo si scorge aggrappato a un trnco, con le dita unghiate, e appoggiato sulla coda, mentre martlla la scorza col becco per mettere allo scoperto insetti e larve.




La Salamandra Gialla e Nera: E' un anfibio. E' comune nei nostri boschi ad una certa altitudine; una volta all'anna si porta verso un ruscello e li depone non uova ma piccole larve. E' un animale perfettamente innocuo che si nutre di insetti e di vermi.




La Cinciallegra: Fa il nido nel cavo degli alberi e si nutre di larve, insetti e piccoli vermi. Per spaventare eventuali predatori e quindi difendersi imita i sibili dei serpenti.





Il Riccio: Ha corpo tozzo, superiormente ricoperto di aculei. In caso di difesa ha la possibilità di rizzare gli aculei oppure di avvolgersi a palla. E' un animale soprattutto notturno.




Il Rospo: Di giorno sta generalemente nascostoi in luoghi oscuri e umidi, mentre di notte esce in cerca di cibo.




La Rana: Vive prevalentemente nell'acqua, stagnante o corrente, ne esce solo di notte per cercare cib, costituito da insetti, chiocciole, girini e anche rane più piccole.


I pesci di acqua dolce

Salmone: Vive nell'Atlantico settentrionale, ma per deporre le uova risale il corso dei torrenti che hanno acque fredde e molto ossigenate. Spesso i salmoni rinunciano a tornare al mare, ma se vi tornano devono fermarvisi almeno due anni e ricostruire il deposito di grasso sufficiente per intrapendere di nuovo il viaggio nei torrenti. Il salmone può essere lungo un metro e può pesare anche 50 chiologrammi.




Trota: Si trova nell'Europa centro - settentrionale. Anche le trote vanno a deporre le uova nei limpidi torrenti di montagna. La trota misura 20 - 25 metri ma può arrivare anche a misurare 50 metri.



Salmerino: Importato dall'Europa dal Labrador, fu per lungo tempo oggetto di allevamento da parte di piscicultori. Oggi invece viene usato per il ripopolamento delle acque dolci.



Trota Iridata: Fu importata in Europa dall'America. Sono numerosi gli allevamenti di trote iridate perchè esse crescono molto più rapidamente delle trote comuni. La trota iridata può raggiungere i 10 chilogrammi di peso e un metro di lunghezza.



Pesce Persico:Si trova in tutta l'Europa eccentuata la penisola iberica e l'Italia meridionale. Quando vive in gruppo non raggiunge un peso notevole perchè si ciba solo di plancton (alghe e animali microscopici). Se invece vive solo diventa un predatore e pesa anche 1 kilo e mezzo.




Alborella: Si trova in tutta l'Europa. Ha carni poco pregiate ma è comunque ricerata perchè dalle sue squame si ricava una sostanza che rende splendidi le perle artificiali.E' lunga 10 centimetri.



Pesce Lavarello: Il lavarello lungo una cinquantina di centimetri e con il corpo assai allungato si nutre quasi esclusivamente di plancton. Vive nei laghi e preferisce le acque fredde e poco profonde.




Leucisco rosso: Si trova in tutte le acque Europee al nord delle Alpi e dei Pirenei, con ecczione dll'Islanda. Vive dove l'acqua è calda e il fondo è ricco di vegetazione. E' lungo circa 35 centimetri.




Pesce Tinca: Vive in Europa e nell'Asia occidentale. Predilege le acqua poco profonde, melmose e ricche di vegetazione. Si può trovare anche nelle risaie.



Anguilla: E' comune in Europa. Preferisce le acqua tranquille con il fondo di vegetazione molto intenso. Può raggiungere il metro e mezzo di lunghezza e può pesare fino a 10 chilogrammi.



Pesce Luccio: Vive in tutta l'Europa eccettuata la Spagna. Si nutre di pesci ma non è dannoso perchè le sue carni sono molto più pregiate di quelle dei pesci di cui si nutre. Il luccio può essere lungom oltre un metro e 20 centimetri e può pesare anche 20 chilogrammi.



Pesce Gatto: E' stato importato dagli Stati Uniti. Sul muso ha otto barbigli che lo rendono facilmente riconoscibile anche da un pescatore dilettante.




Pesce Barbo comune: Si trova in tutta Europam eccettuati i paesi più settentrionali. E' un pesce feroce pradatore che si nutre dei piccoli pesci che vivono sul fondo. E' lungo 50 o 60 centimetri e può pesare anche 5 chilogrammi.



Carpa: E' diffusa in tutto il mondo nelle acque calme, ricche di vegetazione e anche nelle risaie. E' lunga mezzo metro circa e può pesare 2 o 3 chilogrammi.

Lo Squalo e la sua vita

Lo scheletro non pè formato da ossa, bensì da cartilagine. Il cranio è un'intera scatola cartilaginea; ad essa sono attacate le mascelle con dei semplici legamenti. La pelle molto robusta è ricoperta da squame, dette placoidi, che al centro hanno un rilievo rivestito di smalto; le pinne possono esser impari o pari. Le prime pinne si distinguono in dorsale, codali e anali (la dorsale può essere provvista di una spina ossea); le seconde cioè codali si distinguono in pettorali e ventrali. La pinna più tipica cioè la codale è detta eterocerca (dal greco significa diverso) perchè ha un lobo diverso dall'altro: il dorsale è più grande del ventrale. Il lobo dorsale è sostenuto dalla collo vertebrale che termina nel vertice superiore della pinna. L'apertura boccale è situata ventralmente al capo. I denti degli squali si trovano allineati nella bocca in più file parallele, protette da pieghe della mucosa. Man mano che quelli più esterni si consumano e cadono, la fila più interna si sposta in fuori e diviene una nuova (dentiera). I denti taglienti ma non robusti, non vengono adoperati per sbranare, ma per afferrare la preda che viene inghittita intera.

Le principali specie di squali:

Palombo: E' lungo un metro e mezzo. Vive sui fondali fangosi; si nutre di molluschi, crostacei e vermi. Le sue carni vengono consumate, affumicate nell'Europa settentrionale e fresche da noi per lo più sotto forma di tranci ( i tranci di palombo sono un piatto sofisticato). La pelle è molto usata per rivestire le impugrature delle sciabole.



Squalo Nutrice: é lungo 2 o 3 metri. ha una pelle resistente e al tempo stesso flessibile, ottima quindi per essere utilizzata per farne il cuoio. Questo squalo è chiamato anche "dormiglione" per la sua indolenza che lo rende facile preda per i pescatori.



Pesce martello: E' lungo fino a 4 o 5 metri. Viene così chiamato perchè la sua testa ha una forma che ricorda un martello. é molto feroce e pericoloso anche per gli uomini. Questo squalo è un animale viviparo; i piccoli del pesce martello nascono da un uovo che matura nel corpo della madre.



Squalo Balena: E' il più grande dei pesci esistenti. Può misurare 18 metri di lunghezza e pesare 80 quintali. La bocca si trova all'estremità del muso. Si nutre di piccoli pesci e di placton. Vive in acque profonde e calde da cui sale raramente. Ha un fegato gigantesco dal quale si possono estrarre fino a 600 litri di olio.



Gattuccio o Gatto di mare: E' lungo 50 - 80 centimetri. Vive sui fondali sabbiosi vicini alla costa. La sua pelle rigrinata in passato serviva per levigare legno, avorio e persino metalli.




Codalunga o Volpe di mare: E' lungo 5 o 6 metri e pesa 600 chilogrammi. Ha il corpo slanciato e la coda lunghissima. Sembra che si serva della coda per cacciare piccoli pesci. Li spaventa battendo con essa l'acqua intorno, in modo che i pesci si riuniscono in branco; ottenuto questo spalanca la bocca e ne inghiotte una grande quantità.




Squalo azzurro: E' lungo 6 o 7 metri e può raggiungere la velocità di 45 chilometri orari. Voracissimo segue le navi sino ai porti per inghiottire gli avanzi gettati fuori bordo. Nello stomaco di uno di questi squali furono trovati: due teste di pecora, le parti posteriori di un maiale, e un cane intero con al collo una grossa catena.



Squalo tigre: Può raggiungere 6 o 7 metri di lunghezza. Diffuso nei mari caldi vive in alto mare, penetra anche nelle foci dei fiumi e nei porti, pronto ad aggredire pesci, delfini e tutto ciò che incontra di vivo, uomini compresi.