Si usa chiamare il leone re della foresta ma esso vive solo occasionalmente nella foresta. Non si trovano leoni ne nel deserto ne nelle foreste a fitta vegetazione. Il leon vive nella boscaglia e nella savana, il mare di erbe giallastre su cui si elevano qua e la gruppi di alberi. Li per il suo colore nocciola - giallastro, gli è molto facile confondersi con le erbe e i cespugli e diviene praticamente invisibile.A questo bisogna aggiungere che il leone è un animale abitudinario e cambia la zona di residenza solo se vi è costretto dalla mancanza di preda.
Durante il periodo i leoni riuniti in branchi di pochissimi individui (mai più di quattro o cinque), se ne stanno a riposare fra le erbe o all'ombra di qualche albero: sonnecchiando, sbadigliando rumorosamente, si stirano, si guardano in giro con indolenza. I piccoli intanto giocherellano con un sasso, un ramoscello, mordicchiano la coda del genitore che lascia fare bonariamente. Ma quando comincia a calare la notte questo quadro pacifico cambia e comincia la lotta crudele per la vita. Mentre il cielo si arrossa al tramonto, il leone diventa irriquieto: si rizza in piedi, annusa l'aria col muso sollevato, emette rauchi ruggiti. E' giunta l'ora in cui gli erbivori escono dal folto per rcarsi al pascolo o all'abbeverata: è giunta l'ora della caccia. Il leone comincia ad errare, in silenzio assoluto, fra le erbe e i cespugli, al limite tra la boscaglia e la foresta, lungo le rive dei pozzi d'acqua o delle pozze. Si colloca in modo che il vento spiri dalle possibili prede verso di lui, affinchè non porti il suo odore al naso sensibilissimo degli erbivori; e si pone in agguato. E' sempre più propenso a stare in agguato che a rincorrere la preda. Il leone caccia di preferenza tutti gli erbivori di metà taglia: antilopi, gazzelle, gnu, cudù, okapie, zebre; attacca meno volentieri le giraffe, le quali sono più veloci di lui nella corsa e sferano tremendi calci, e i bufali che si difendono con la loro forza poderosa e con le corna. Quando, a causa della siccità, gli erbivori abbandono l'abituale territorio di caccia del leone, esso si avvicina ai villaggi e attacca gli animali domestici rinchiusi nei recinti. Nei confronti dell'uomo il leone non è pericoloso e non lo aggredisce quasi mai, a meno che non sia inferoscito e molto affamato. E' capitato a viaggiatori africani che si erano accampati nella savana, di vedere alcuni di questi bestioni passeggiare per il campo in ispezione. Non molestati, una volta appagata la loro enorme curiosità, se ne andavano.
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