Formiche. - Famiglia di insetti Imenotteri Aculeati, con numerose specie sparse in tutto il mondo. Formano una società organizzata che comprende le femmine o regine, i maschi e le operaie. I maschi e le femmine, prima del volo nuziale in cui si compie la fecondazione, sono forniti di ali, a differenza delle operaie che sono aptere e sterili, e sono addette a tutte le funzioni necessarie alla vita della colonia. I maschi muoiono dopo l'accoppiamento. Tra le operaie si distinguono alcuni individui armati di potenti antenne: sono i cosiddetti soldati, che provvedono alla difesa della colonia. Dopo la fecondazione, la regina depone le uova e va a fondare una nuova colonia, o diviene anch'essa operaia. Le larve si racchiudono in un bozzolo dal quale escono poi le ninfe che vengono nutrite dalle operaie. Si hanno specie utili e dannose; tra le prime bisogna annoverare la formica rossa (formica rufa), insettivora; la formica puzzola (Liome-topum-microcephalum) e la formica dall'occipite incavato (formica exsecta), anch'esse carnivore. Tra le specie dannose, che sono purtroppo più numerose, sono da ricordare: la formica mietitrice (Aphae-nogaster barbara), dannosa alle coltivazioni di cereali; la formica nera (Lasius niger), che protegge ed alleva afidi e cocciniglie, costruendo per loro speciali nidi sugli alberi; la formica rizzaculo (Crematogaster scutellaris), che scava il formicaio nel tronco di alberi da frutta e tiene l'addome rialzato, donde il nome; la formica argentina (Irido-myrmex humilis), dannosissima alle piante e alle api (di cui ruba il miele). Complessa è la struttura dei formicai, che si sviluppano in vari piani, con gallerie e camere per le provviste.
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